Cum tucte le tue creature
Piante, animali e uomini
Dopo aver esplorato le varie sezioni della mostra e percorso il tronco fino ai rami più alti dell’albero della conoscenza, siamo pronti a cogliere una visione d’insieme di quanto conservato nella Biblioteca dei francescani di Assisi, attraverso le principali divisioni del creato: mondo vegetale, mondo animale e l’essere umano.
In questa sezione esploriamo le diverse “immagini” della natura e i significati loro attribuiti nel corso dei secoli da naturalisti, botanici, microscopisti, medici e filosofi. Un immaginario di creature evocate nel Cantico e descritte nei volumi della mostra, ci permette di affollare gli scaffali della biblioteca, per trasformarla nella “Biblioteca delle creature”.
Piante, animali, pietre e corpi celesti
Nel Liber de moralitatibus, attribuito a Fra Marco d’Orvieto, autore francescano del XIII secolo, troviamo la descrizione di corpi celesti, elementi, uccelli, pesci, animali, piante e pietre preziose, sia nel loro aspetto fisico che nel loro significato spirituale, moralizzati attraverso citazioni bibliche.
Un altro volume di grande impatto visivo è l’Herbolario volgare, un meraviglioso trattato di botanica: le sue bellissime illustrazioni, l’integrazione tra conoscenze scientifiche e tradizioni popolari e il fatto che fosse scritto in volgare hanno contribuito alla sua diffusione presso intere generazioni di speziali, erboristi, medici pratici e infermieri conventuali.
Una cospicua serie di opere straordinarie è dedicata invece agli animali, le loro pagine sono impreziosite da ricche tavole di dettaglio, frutto delle ricerche e delle osservazioni sul campo di instancabili naturalisti, come Ulisse Aldovrandi con la sua opera interamente dedicata agli uccelli: l’Ornithologiae.
L’uomo
Le ultime due opere offrono uno sguardo sull’uomo attraverso una curiosa arte, la metoposcopia, un tempo utilizzata come base per una sorta di perizia psicologica utile a capire la natura, la predisposizione e il destino di ogni individuo.
Basata sulla lettura delle linee della fronte, la metoposcopia combinava calcoli astrologici e osservazioni di una vasta casistica di volti umani, nel tentativo di comprendere le sfaccettature caratteriali della più perfetta delle creature.