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Sala Finale

Per concludere…

Il termine del nostro viaggio abbiamo compreso come la tradizione intellettuale francescana abbia proposto una visione spirituale del creato strettamente connessa a un approccio scientifico alla realtà. Gli esseri inanimati, il mondo vegetale e animale e lo stesso uomo sono stati indagati con il rigore critico che le categorie e i metodi della scienza del tempo via via suggerivano, sempre visti però – alla luce del Cantico di Frate Sole – quali fratelli e sorelle uniti nella lode di Dio e abitatori corresponsabili della “casa comune” che è il mondo.

Una tradizione che si rinnova

L’odierna ricerca scientifica è caratterizzata da frammentazione e iper-specializzazione, e si articola in progetti complessi dai costi esorbitanti, così che sempre più netta è la separazione tra i pochi addetti ai lavori e i “profani”. I francescani di oggi – salvo rarissime eccezioni – non sono “scienziati a tempo pieno”, anche se non sono scomparse la curiosità, l’interesse, la voglia di aggiornamento.

Non è scomparso soprattutto il riferimento ideale – divenuto in un certo senso ancor più diretto ed esplicito – al Cantico di Frate Sole. Il creato, il nostro mondo, oltre all’esigenza di essere meglio conosciuto e compreso nei suoi meccanismi, ha bisogno soprattutto di rispetto e tutela, di persone preparate e motivate, capaci di dedicarsi a tempo pieno ad un impegno culturale, sociale e politico perché la nostra “casa comune” rimanga un ambiente ospitale, per tutti.

Non solo salvaguardia del creato

Nella visione francescana la salvaguardia del creato rimane sempre connessa con due realtà che non si possono disgiungere: la pace e la giustizia – in linea con il messaggio che papa Francesco ha affidato alla sua enciclica Laudato sì. Lo spirito del Cantico, con la sua apertura al mondo, la considerazione della fondamentale bontà di ciò che ci circonda, la comprensione del legame fraterno con tutte le altre creature e soprattutto con tutti gli altri uomini e donne, sono oggi gli atteggiamenti che accompagnano non tanto una ricerca intellettuale rivolta alle creature, ma una scelta di farsi prossimi e condividere l’impegno per l’ecologia integrale.